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Golden Hour

Di Jill Newman | Fotografia di Ellie Thorne
La designer di gioielli Carolina Bucci illumina con uno sguardo contemporaneo i mestieri storici di Firenze.

Dal suo piccolo laboratorio nascosto negli archi del Ponte Vecchio, la gioielliera di quarta generazione Carolina Bucci osserva fuori dalla finestra il fiume Arno. La vista è un ricordo del ricco passato della città e un legame con il suo futuro. L'atelier di Bucci fa parte di una tradizione secolare e ininterrotta, iniziata nel 1593 quando Ferdinando I de' Medici decretò che solo orafi e gioiellieri potevano occupare gli ambiti spazi sul ponte della città. Ancora oggi, i visitatori affollano i suoi negozi pieni d'oro per gioielli italiani.

Bucci crebbe visitando suo nonno e suo padre nei loro angusti laboratori di Ponte Vecchio, dove realizzavano classici pezzi d'oro per i negozi sul ponte e fornivano anche marchi famosi. Sebbene credesse che la tradizione fosse centrale nel mestiere di famiglia, dopo aver studiato design di gioielli a New York City, aveva una nuova visione per l'attività.

"Volevo creare gioielli pregiati che fossero moderni, divertenti e informali." -Carolina Bucci

​​​​​​​Nel 2002, incoraggiata dal padre, ha lanciato il suo marchio omonimo Carolina Bucci con creazioni contemporanee e giocose, realizzate negli atelier di famiglia secondo tecniche antiche.

​​​​​​​Bracciali e pendenti dalle forme decise esibiscono la sua firma distintiva: la finitura fiorentina, una texture scintillante ottenuta con ore di delicata lavorazione a mano. ​​​​​​​Bracciali e collane intrecciati, ispirati ai braccialetti dell'amicizia che realizzava durante le estati a Forte dei Marmi, sono tessuti in oro 18 carati su antichi telai tessili fiorentini. ​​​​​​​La sua collezione 1885, l’anno in cui il bisnonno fondò la sua attività, presenta catene in oro con maglie allungate e di grandi dimensioni.

Artigiani al lavoro per realizzare la finitura fiorentina di Bucci.

Carolina Bucci al Collegio alla Querce, Auberge Collection

La designer è seduta in un angolo soleggiato del Conservatorio del Collegio alla Querce, Auberge Collection.

Tazze veneziane realizzate per i negozi Bucci.

​​​​​​​Bucci indossa i suoi anelli sovrapposti in più esemplari.

L'apprezzamento di Bucci per l'arte classica fiorentina va ben oltre le sue creazioni stesse. ​​​​​​​I suoi artigiani locali preferiti hanno realizzato creazioni per i suoi negozi di Firenze e Londra, oltre che per la sua più recente boutique a Montecito. "Volevo mostrare ai miei clienti il mio mondo," dice. "Questi sono i miei progetti del cuore. Aiutano a raccontare la storia di competenze conquistate con fatica e della salvaguardia dell’artigianato."

Anche le collaborazioni di Bucci con produttori locali sono personali. Ha incaricato Loretta Caponi, un'azienda familiare di lino fondata nel 1967, di creare accessori ricamati e una colorata collezione di abiti capsula. E si rivolge a Sbigoli Terrecotte, un laboratorio locale di ceramica fondato nel 1857, per realizzare a mano vasi personalizzati per candele con una striscia nel suo caratteristico blu.

Bucci onora l'artigianato tradizionale fiorentino e utilizza vecchi telai tessili per realizzare le sue catene intrecciate.

Carolina Bucci al Collegio alla Querce, Auberge Collection

Bucci ha fatto del Collegio alla Querce, Auberge Collection, la sua seconda casa a Firenze.

​​​​​​​I clienti possono creare i propri bracciali colorati direttamente nel negozio della designer.

​​​​​​​Filo d’oro tessuto su antichi telai nel laboratorio di Bucci; i clienti possono creare i propri bracciali colorati direttamente nel negozio della designer.

Ceramiche personalizzate Sbigoli dipinte nel blu caratteristico di Bucci.
"Sono cresciuta con le pentole di Sbigoli nella cucina di mia madre per la farina, lo zucchero e tutto il resto." -Carolina Bucci

All'interno dell'officina Sbigoli.

Carolina Bucci al Collegio alla Querce, Auberge Collection

Bucci collabora con la ricamatrice fiorentina Loretta Caponi su lino in edizione limitata.

Perfino il profumo delle candele che mette in quelle pentole è su misura: "Ho ingaggiato la profumiera italiana Giorgia Navarra per catturare il mio aroma preferito, quello che si diffonde nell’aria con le brezze di fine estate." ​​​​​​​Quel profumo distintivo si esprime con note di fondo di ambra, muschio e leggere sfumature legnose, con un cuore di melograno e note di testa agrumate. ​​​​​​​Bucci frequenta anche il vetraio di Murano Laguna~B per i bicchieri soffiati a mano e Pineider, con i suoi 250 anni di storia, per i set di cancelleria.

Ogni pezzo unico nel suo genere è una bellissima manifestazione della amata Firenze di Bucci. Per dare vita ai numerosi ricordi della sua città natale, visita anche Collegio alla Querce, Auberge Collection, il suo ex liceo nel quartiere Le Cure. ​​​​​​​Soggiornare in questo hotel le permette di riconnettersi con la propria eredità e di ammirare al contempo il suo nuovo legame con il passato e il presente di Firenze.

La designer di gioielli Carolina Bucci nel Conservatorio del Collegio alla Querce, Auberge Collection, a Firenze.
"Auberge ha fatto un lavoro meraviglioso nell’evolvere questo spazio storico, mantenendo al contempo e rispettando il suo spirito rinascimentale." – Carolina Bucci

Quella filosofia che onora il passato di Firenze, assicurando che i suoi antichi mestieri rimangano parte del futuro della città, guida Bucci ogni giorno. "Devi continuare a evolverti," dice. E tutta l'ispirazione di cui ha bisogno è proprio fuori dalla finestra.